La sindrome metabolica è una condizione che si genera a partire da un’insulino-resistenza, con incremento del grasso addominale, che in genere genera poi dislipidemie, ipertensione, può precedere il diabete di tipo II e può anche favorire altre patologie soprattutto di tipo cardiovascolare e/o cronico-degenerative.
La diagnosi viene fatta sulla copresenza di almeno due dei seguenti fattori, trigliceridi superiori a 150 mg/dl, HDL inferiore a 40mg/dl nelle donne e a 50 mg/dl negli uomini, glicemia a digiuno superiore a 100 mg/dl, pressione arteriosa superiore a 130/85 mm/Hg insieme ad obesità addominale (circonferenza addominale superiore a 88cm nelle donne e a 102cm negli uomini o ancor più indicato è il rapporto vita/fianchi).
Inoltre bisogna tener conto che il tessuto adiposo è un organo a tutti gli effetti e soprattutto è un organo
endocrino e secerne ormoni e inoltre citochine pro-infiammatorie che nell’insieme alla lunga rendono
ancora più difficile il dimagrimento oltre e soprattutto a creare un ambiente favorevole all’insorgenza di
numerose patologie.
Nella sindrome metabolica o già nel caso di una predisposizione al grasso addominale o a insulino-
resistenza (valutabile anche tramite curva insulinemica o con indice Homa) l’attività fisica e l’alimentazione
hanno un ruolo veramente cruciale nel migliorare e prevenire le patologie correlate. L’alimentazione terrà
particolarmente conto della gestione del carico glicemico a ogni pasto e nell’arco della giornata così da
controllare la risposta dell’insulina e gestire l’insulino-resistenza.